di Salvatore Calleri (NatMed)
Un recente caso clinico ha attirato l'attenzione della comunità medica: un paziente di 55 anni affetto da carcinoma gastrico in stadio 4 con metastasi ossee ha mostrato un miglioramento significativo dopo un trattamento combinato di chemioterapia, ivermectina e fenbendazolo.
Il Caso Clinico
Il paziente presentava metastasi ai linfonodi addominali, ai polmoni e alle ossa lunghe, inclusi colonna vertebrale, femori e omeri, come evidenziato da una PET scan. La situazione era critica, con marcatori tumorali elevati: CA19-9 a 567 e CEA a 357 al 28 settembre 2024.
Protocollo Terapeutico
Il trattamento, durato cinque mesi, ha incluso:
- Ivermectina: 60 mg
- Fenbendazolo: 444 mg
- Chemioterapia: regime standard
Risultati Osservati
Al 5 marzo 2025, i marcatori tumorali sono drasticamente diminuiti:
- CA19-9: da 567 a 4,2 (riduzione del 99,3%)
- CEA: da 357 a 1,5 (riduzione del 99,6%)
Una successiva PET scan ha mostrato una riduzione significativa dell'attività tumorale.
Considerazioni sul Caso
Questo caso solleva interrogativi sull'efficacia dell'ivermectina e del fenbendazolo come coadiuvanti nella terapia oncologica. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che, nonostante risultati promettenti in studi preclinici, l'uso di questi farmaci nel trattamento del cancro umano non è ancora supportato da evidenze cliniche solide. Organizzazioni come la FDA e l'OMS non hanno approvato l'ivermectina per il trattamento del cancro, sebbene alcuni studi abbiano mostrato che può rallentare la crescita tumorale in contesti di ricerca. POYNTER.ORG
La Necessità di Ulteriori Ricerche
È essenziale condurre studi clinici controllati per valutare l'efficacia e la sicurezza di ivermectina e fenbendazolo come terapie oncologiche. Attualmente, le evidenze disponibili derivano principalmente da studi su linee cellulari e modelli animali, che non possono essere direttamente applicati alla pratica clinica umana. AR.IIARJOURNALS.ORG
Sebbene questo caso offra speranza, è cruciale affrontare tali testimonianze con cautela. I pazienti devono consultare i propri oncologi prima di intraprendere qualsiasi terapia non convenzionale e affidarsi a trattamenti basati su evidenze scientifiche consolidate.
"Se questo articolo ti è stato utile, condividilo con i tuoi amici sui social!"
Nessun commento:
Posta un commento