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domenica 30 marzo 2025

🧬 L’Inganno della Salute: Siamo Davvero Padroni del Nostro Corpo? 🏥💊

 
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📌 Immagine creata per "Oltre la Cura" – Il blog di approfondimenti e recensioni su salute, benessere e cinema.

Di Salvatore (Calleri NatMed)

🌍 Descrizione

Viviamo in un mondo dove la salute è gestita da multinazionali, governi e protocolli imposti. Ma siamo davvero liberi di scegliere ciò che è meglio per il nostro corpo? Questo articolo esplora il lato nascosto della medicina moderna, il potere dell’auto-guarigione e le pratiche naturali che possono davvero trasformare la nostra vita.


🔎 1. Il Business della Malattia

  • 💰 Big Pharma: cura o controllo? Scopriamo come il sistema sanitario spesso si concentra più sui profitti che sulla guarigione.

  • 📊 Il mercato delle malattie croniche: perché guarire non è economicamente conveniente.

  • 🏠 Chi decide cosa è "sicuro" per noi? Il ruolo di enti come OMS e FDA nella nostra salute.


💏 2. La Salute Naturale: Un Pericolo per il Sistema?

  • 🌱 Digiuno, alimentazione e auto-guarigione: le pratiche che il sistema cerca di nascondere.

  • ☀️ Il potere del sole, dell’acqua e dell’aria: i rimedi più semplici sono i più efficaci.

  • 🔬 Medicina quantistica e frequenze: una rivoluzione della scienza o un tabù?


📏 3. Manipolazione Mediatica e Salute: Cosa Dovremmo Sapere?

  • 📰 Paura e malattia: come i media influenzano la nostra percezione della salute.

  • 🔍 Fake news sanitarie e censura: chi decide cosa possiamo sapere?

  • 📈 Dalle pandemie ai vaccini obbligatori: controllo sanitario o protezione?


💪 4. Soluzioni Pratiche per la Tua Libertà e Benessere

  • 🍏 Cosa mangiare per sfuggire al sistema? Superfood e alimentazione consapevole.

  • 🏃‍♂️ Abitudini quotidiane per rafforzare il corpo senza farmaci.

  • 📚 Libri e fonti per approfondire e aprire la mente.


🔴 Conclusione: Sei pronto a prendere in mano la tua salute? Il sistema vuole renderci dipendenti da cure e farmaci, ma esiste una via alternativa basata sulla consapevolezza e l'autoguarigione. La conoscenza è potere: informati, sperimenta e riconquista il tuo benessere! 🔥

👉 Seguici per altri approfondimenti e condividi se vuoi risvegliare più persone!

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lunedì 17 marzo 2025

LA VITAMINA D: IL POTENTE ORMONE PER IL SISTEMA IMMUNITARIO.

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Di Salvatore Calleri (NatMed)

LA VITAMINA D 


La vitamina D non è una vitamina, ma è un ormone,  quindi è una vitamina per modo di dire,che si può tranquillamente definire con il titolo di "regina del sistema immunitario" quindi è un potente ormone immunoregolatore del gruppo degli steroidi come tutti gli ormoni sessuali e tutti gli altri ormoni... e deriva appunto dalla trasformazione del colesterolo...
La "vitamina D" è una sostanza molto molto potente per il nostro sistema immunitario.

La sua azione è principalmente immunoregolatrice, e tutte le situazioni immunitarie in sua mancanza vengono alterate.
Dobbiamo sapere che la "vitamina D" ha dei recettori come tutti gli ormoni, ha dei ricettori sulla cellula, sulla membrana cellulare e sul nucleo cellulare, per cui su tutte le cellule dell'organismo praticamente, per cui regola tutte le funzioni dell'organismo, regola le espressioni di tutti i geni, e regola quindi la funzionalità di tutti i geni sopratutto quelli del sistema immunitario.

LA CARENZA DI VITAMINA D


La carenza spesso può essere abbastanza subdola, nessuno si accorge direttamente di avere una mancanza di vitamina D, a meno che non abbia delle unghie molto più fragili, le ossa più fragili, una caduta di capelli, oppure ci sono delle vere e proprie patologie sia del sistema immunitario che altri sistemi del corpo, perchè non è soltanto del sistema immunitario perché è ubiquitaria la sua azione, e quindi in altri sistemi la vitamina D agisce direttamente.
La carenza di vitamina D venne scoperta all'inizio della metà dell'700 quando l'Inghilterra della rivoluzione industriale cominciava ad essere scurata dai fumi delle miniere di carbone i raggi solari non penetravano adeguatamente... (adesso per questo usano le scie chimiche) e tutti i bambini che lavoravano al chiuso nelle miniere erano colpiti di rachitismo, e questo fu il primo sintomo da carenza di vitamina D, ci vollero per scoprire che bastava confrontarli con quelli che vivevano nelle campagne alla luce del sole e che non avevano affatto questo tipo di patologia.

Quindi la vitamina D è dipendente non soltanto dall'alimentazione ma soprattutto dalla esposizione al sole.

La cosa fondamentale è piu che cercare di carpire i sintomi che spesso possono essere vaghi da una carenza di vitamina D, basta fare un semplice esame del sangue e da lì vedere se si è o non si è carenti, e bisogna sottolineare che sopratutto nella stagione invernale la stragrande maggioranza della popolazione è carente di vitamina D, e perché questo? 

Il perché è abbastanza intuitivo, viviamo dentro case scuole fabbriche uffici macchine sempre coperti e non più come una volta, quando una volta si viveva all'aria aperta, si lavorava e non si era vestiti come siamo vestiti oggi e per cui il nostro corpo era abituato a trarre dalla luce solare adeguate quantità di vitamina D, oggi è tutto il contrario.
Prescrivere calcio nell'osteoporosi come fanno tutti i medici è sbagliato, viene detta l'osteoporosi come una carenza di calcio, ma non è assolutamente vero, l'osteoporosi è una carenza di calcio nelle ossa ma ci vuole qualcosa che faccia assorbire il calcio nelle ossa, quindi immettere indiscretamente grandi quantità di calcio sopratutto calcio di derivazione vaccinica tipo quello del latte e dei latticini che è un calcio molto pesante perché non è molto adatto nell'utilizzazione dell'essere umano.

Ad esempio le nostre donne quando allattano i loro bambini danno il loro latte, non certo quello della mucca,quello della mucca è buono per il vitello con un rapporto calcio fosforo completamente diverso da quello materno, per cui l'osteoporosi non è una carenza di calcio ma è una carenza di tutte le condizioni che favoriscono un corretto assorbimento di calcio da parte dell'osso.
Queste condizioni sono molteplici, quindi come ho scritto in precedenza, ci vuole vivere all'aria aperta e movimento fisico, le due condizioni fondamentali per cui l'essere umano è tra virgolette programmato, muoversi e stare all'aria aperta, e noi oggi facciamo l'esatto contrario, non ci muoviamo, i nostri bambini sono sempre più sedentari e in più non stiamo neanche all'aria aperta. Ecco la vera carenza di calcio. Il latte di mucca e i latticini ormai è stato dimostrato da studi americani su campioni di migliaia e migliaia di persone, che i latticini ivece al contrario aumentano la tendenza dell'osteoporosi e quindi la sua progressione e non che la diminuiscono.

Quindi è sbagliato dire mangia il formaggio, bevi il latte prendi il calcio (il carbonato di calcio) che quando non viene assorbito e non lo è nella misura del 90% non assorbito, viene a depositarsi nei tessuti facendo altri danni oltre al quello del mancato aiuto all'osteoporosi.

Avere la vitamina D in modo naturale.



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Per ottenerla bisogna stare un po sotto il sole ma oltre a quello si può avere la vitamina D in alcuni cibi, principalmente animali, ad esempio il vecchio olio di fegato di merluzzo che una volta si dava ai bambini sempre allo scopo di combattere il rachitismo nelle scuole infatti veniva somministrato molti e molti anni fa e ne è ricchissimo. Alcuno pesci selvaggi, il salmone, magari da pesci non trattati dall'allevamento, oppure dalle uova e poi alcuni vegetali, alcuni funghi, ma i vegetali sono molto più scarsi, infatti nei vegetali c'è la vitamina D2, e negli animali la D3, che è molto più forte a meno che non si prendano degli integratori a base di licheni... è comunque più la maggior parte dovremmo prenderla attraverso l'esposizione solare senza usare troppi escamotage alimentari...


E' fondamentale divulgare la conoscenza.


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lunedì 6 gennaio 2025

Scopri i Segreti dell'Aceto di Mele: Il Tuo Alleato per Fegato, Intestino e Sistema Immunitario

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L'aceto di mele è un antico rimedio naturale, apprezzato per le sue numerose proprietà benefiche. Ottenuto dalla fermentazione del succo di mele, è ricco di minerali come fosforo, zolfo, ferro, magnesio, calcio e potassio, oltre a contenere pectina e fibre che favoriscono la salute dell'organismo. 


di Salvatore Calleri (NatMed)

Benefici per il Fegato

L'aceto di mele è noto per le sue proprietà depurative, aiutando a eliminare le tossine accumulate nel fegato.

Questo processo di detossificazione è fondamentale per mantenere il fegato in salute e prevenire condizioni come il fegato grasso.

Salute dell'Intestino

Grazie alla presenza di batteri benefici, l'aceto di mele agisce come un prebiotico naturale, favorendo l'equilibrio della microflora intestinale. Questo contribuisce a migliorare la digestione, alleviare infiammazioni e contrastare disturbi come il gonfiore addominale.

Rafforzamento del Sistema Immunitario

Il contenuto di minerali e vitamine nell'aceto di mele, in particolare il calcio e il potassio, aiuta a rafforzare il cuore e le difese immunitarie del corpo, rendendolo più resistente alle infezioni. 

Come Assumere l'Aceto di Mele

Per beneficiare al meglio delle proprietà dell'aceto di mele, si consiglia di diluire 1-2 cucchiai in un bicchiere d'acqua e consumarlo una o due volte al giorno, preferibilmente ai pasti. È importante non eccedere nelle dosi per evitare possibili effetti collaterali come l'erosione dello smalto dei denti o irritazioni gastrointestinali.

Considerazioni Finali

L'aceto di mele è un alleato prezioso per la salute del fegato, dell'intestino e del sistema immunitario. Tuttavia, è fondamentale utilizzarlo con moderazione e integrarlo in un regime alimentare equilibrato. Prima di iniziare qualsiasi nuovo integratore o rimedio naturale, è consigliabile consultare un professionista sanitario per assicurarsi che sia adatto alle proprie esigenze.

Per approfondire ulteriormente i benefici dell'aceto di mele, puoi guardare il seguente video:

Aceto di mele: guarda come cambierà il tuo CORPO.


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sabato 28 dicembre 2024

Secondo Capitolo: Le Strategie Avanzate per una Vita a Basso Cortisolo

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Le strategie avanzate per una vita a bassa cortisolo. (Secondo capitolo)


Se le strategie di base sono il primo passo per tenere sotto controllo il cortisolo, è il momento di esplorare metodi avanzati per ottenere benefici ancora maggiori.

 Approfondiamo tecniche e approcci meno conosciuti, ma altrettanto efficaci.



1. Cronobiologia: Seguire i Ritmi Naturali del Corpo


Articolo a cura di Salvatore Calleri (NatMed)

La cronobiologia è la scienza che studia i ritmi biologici del corpo. Rispettare il nostro orologio biologico è cruciale per ottimizzare i livelli di cortisolo. Ad esempio, il cortisolo raggiunge il picco al mattino e diminuisce gradualmente durante il giorno. Ecco come sfruttare questa conoscenza:

  • Alzarsi Presto: Svegliarsi entro le 7 del mattino aiuta a sincronizzare il cortisolo con il ritmo circadiano.

  • Evitare Lavori Notturni: Il lavoro notturno altera il naturale declino del cortisolo, portando a uno stato cronico di stress.

  • Pasti Regolari: Mangiare a orari fissi aiuta a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue e di cortisolo.

2. La Terapia della Natura: Shinrin-Yoku e Green Therapy

Il "bagno nella foresta" o Shinrin-Yoku è una pratica giapponese che consiste nel trascorrere tempo immersi nella natura. Studi condotti in Giappone hanno dimostrato che solo 20 minuti in un ambiente naturale possono abbassare significativamente il cortisolo. Non avete una foresta a portata di mano? Anche una passeggiata in un parco cittadino o accanto al mare può offrire benefici simili.

3. Biofeedback e Neurofeedback: La Tecnologia per il Benessere

Queste tecniche utilizzano dispositivi elettronici per monitorare e regolare le risposte fisiologiche del corpo:

  • Biofeedback: Permette di osservare parametri come il battito cardiaco e la respirazione, aiutando a ridurre lo stress.

  • Neurofeedback: Mira a migliorare l'attività cerebrale, diminuendo i livelli di cortisolo attraverso l'allenamento delle onde cerebrali.

4. I Benefici della Gratitudine e della Mindfulness

La gratitudine è un potente antidoto contro lo stress cronico. Tenere un diario della gratitudine, annotando tre cose positive ogni giorno, può ridurre drasticamente i livelli di cortisolo. Allo stesso modo, praticare la mindfulness – concentrarsi sul momento presente senza giudizio – è stato dimostrato essere uno strumento efficace per calmare la mente e il corpo.

5. Terapie Complementari: Agopuntura e Massaggi

  • Agopuntura: Questa pratica millenaria della medicina cinese può regolare il sistema nervoso e ridurre il cortisolo.

  • Massaggi: Anche una semplice sessione di massaggio rilassante può abbassare il cortisolo e migliorare il benessere generale.

6. La Musica e il Silenzio: Equilibrio per la Mente

Ascoltare musica rilassante – preferibilmente a 432 Hz – può calmare il sistema nervoso. In alternativa, trascorrere del tempo nel silenzio assoluto è altrettanto benefico per ridurre l’iperattività cerebrale.

Conclusione

Gestire il cortisolo è una sfida continua, ma con strategie avanzate possiamo raggiungere un livello di benessere superiore. Non si tratta solo di evitare lo stress, ma di coltivare attivamente un ambiente interno ed esterno che favorisca equilibrio, serenità e salute. Iniziate oggi il vostro viaggio verso una vita a basso cortisolo e scoprite il potenziale del vostro corpo e della vostra mente.

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Abbassare il Cortisolo: Il Male Silenzioso del Secolo e i Segreti per Contrastarlo

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I segreti per contrastare il cortisolo, il male silenzioso.

Il cortisolo, noto anche come "ormone dello stress," è una sostanza fondamentale per il nostro corpo, prodotta dalle ghiandole surrenali in risposta a situazioni di pericolo o stress. 

Ma quando i livelli di cortisolo restano cronicamente elevati, gli effetti possono essere devastanti: aumento di peso, insonnia, problemi cardiovascolari, invecchiamento precoce e persino riduzione delle funzioni cognitive. 

In un mondo che corre sempre più veloce, è cruciale imparare a riconoscere e gestire questo "male del secolo."


Perché il Cortisolo è Importante (ma Anche Pericoloso)


Articolo a cura di Salvatore Calleri (NatMed)

Il cortisolo non è un nemico in assoluto. In dosi moderate, è essenziale per regolare il metabolismo, la risposta immunitaria e l'equilibrio energetico. Tuttavia, il nostro stile di vita moderno – dominato da smartphone, scadenze incessanti e notti insonni – costringe il corpo a vivere in uno stato di allerta costante. Questo provoca un circolo vizioso: più stress, più cortisolo, più difficoltà a rilassarsi.

1. Ricerche Rivoluzionarie: Come il Cortisolo Influenza il Cervello

Studi recenti hanno evidenziato che livelli cronici di cortisolo possono restringere l'ippocampo, l'area del cervello responsabile della memoria e dell'apprendimento. Un'analisi pubblicata sulla rivista Neurology ha dimostrato che individui con cortisolo elevato presentano una maggiore probabilità di sviluppare declino cognitivo precoce e malattie neurodegenerative come l'Alzheimer. Questo suggerisce che ridurre il cortisolo è essenziale non solo per il benessere immediato, ma anche per la salute a lungo termine.

2. Alimentazione e Cortisolo: Ciò che Mangiamo Fa la Differenza

Una dieta squilibrata può aumentare significativamente i livelli di cortisolo. Tuttavia, alcuni alimenti possono agire come veri e propri alleati per ridurlo:

  • Alimenti Ricchi di Omega-3: Pesce azzurro, semi di lino e noci aiutano a bilanciare la risposta infiammatoria, riducendo indirettamente il cortisolo.

  • Cioccolato Fondente (min. 70%): Studi dimostrano che il consumo moderato di cioccolato fondente abbassa i livelli di cortisolo e migliora l'umore.

  • Tè Verde: Contiene L-teanina, un aminoacido che favorisce il rilassamento senza causare sonnolenza.

Inoltre, evitare zuccheri raffinati e caffeina in eccesso è fondamentale, poiché entrambi stimolano la produzione di cortisolo.

3. Il Potere del Sonno: Un Rimedio Naturale

La deprivazione del sonno è uno dei maggiori fattori di aumento del cortisolo. Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, dormire meno di 6 ore a notte è associato a un aumento significativo di questo ormone. Ecco alcune strategie efficaci per migliorare il sonno:

  • Esporsi alla luce naturale durante il giorno: Regola il ritmo circadiano, facilitando un sonno più profondo.

  • Creare una routine serale rilassante: Yoga, meditazione o leggere un libro possono aiutare a preparare il corpo al riposo.

  • Ridurre l'uso di dispositivi elettronici: La luce blu dei dispositivi sopprime la melatonina, l'ormone del sonno.

4. Attività Fisica: Il Paradosso dell'Esercizio

L'esercizio fisico è un'arma a doppio taglio. Da un lato, un allenamento moderato aiuta a ridurre il cortisolo e migliora l'umore grazie alla produzione di endorfine. Dall'altro, esercizi intensi e prolungati possono avere l'effetto opposto, aumentando il livello di stress. La chiave è trovare un equilibrio:

  • Yoga e Pilates: Queste discipline combinano movimenti dolci con tecniche di respirazione, riducendo naturalmente il cortisolo.

  • Attività Aerobiche Moderate: Camminare, andare in bicicletta o nuotare sono opzioni ideali.

5. Rimedi Naturali e Integratori Poco Conosciuti

Esistono anche erbe e integratori supportati dalla scienza che possono aiutare:

  • Ashwagandha: Una pianta adattogena che ha dimostrato di ridurre significativamente il cortisolo in studi clinici.

  • Maca Peruviana: Favorisce l'equilibrio ormonale e migliora la resistenza allo stress.

  • Magnesio: Un minerale essenziale che aiuta a rilassare il sistema nervoso.

Un altro alleato sorprendente è la resina di boswellia, un anti-infiammatorio naturale che può contribuire a ridurre i livelli di cortisolo legati all'infiammazione cronica.

6. La Respirazione Profonda: Un Segreto Millenario

Nonostante sia una pratica antica, molti ignorano il potere della respirazione per regolare il sistema nervoso. Tecniche come il respiro diaframmatico o la respirazione quadrata (box breathing) sono in grado di abbassare il cortisolo in pochi minuti. Provate questa semplice tecnica:

  1. Inspirate per 4 secondi.

  2. Trattenete il respiro per 4 secondi.

  3. Espirate lentamente per 4 secondi.

  4. Ripetete per 5-10 minuti.

Conclusione del Primo Capitolo

Abbassare il cortisolo non significa eliminare lo stress dalla propria vita, ma imparare a gestirlo in modo intelligente. Con un mix di alimentazione equilibrata, sonno di qualità, attività fisica moderata e rimedi naturali, possiamo proteggere la nostra mente e il nostro corpo da uno degli squilibri più insidiosi del nostro tempo.

Continua nel secondo articolo…


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mercoledì 25 dicembre 2024

La Forza del Respiro: Come Ritrovare la Pace Interiore Attraverso la Respirazione Naturale

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Il respiro è il nostro compagno più fedele, un atto così naturale che spesso passa inosservato.

Eppure, è molto più di una semplice funzione vitale: è un ponte che collega corpo, mente e spirito.

In un mondo frenetico come il nostro, imparare a respirare in modo consapevole può rappresentare una svolta verso una vita più equilibrata e serena.


Il respiro come ponte tra corpo e mente

di Salvatore Calleri

Respirare è un atto involontario, ma può diventare uno strumento straordinario se eseguito con consapevolezza. La respirazione influenza direttamente il nostro sistema nervoso, aiutandoci a passare da uno stato di tensione a uno di rilassamento. Quando il respiro è calmo e profondo, il corpo si rilassa, la mente si schiarisce e le emozioni trovano un equilibrio.

Tecniche di respirazione naturale: esercizi pratici

Ecco alcune semplici tecniche per iniziare a respirare in modo consapevole:

  1. Respirazione diaframmatica: Posiziona una mano sul petto e l'altra sull'addome. Respira profondamente attraverso il naso, facendo espandere l'addome senza muovere il petto. Espira lentamente, lasciando che l'addome si sgonfi. Ripeti per 5-10 minuti.

  2. Tecnica del respiro quadrato: Inala contando fino a 4, trattieni il respiro per altri 4, espira in 4 secondi e rimani in pausa per altri 4. Questa tecnica è ottima per calmare la mente.

  3. Respiro consapevole nella natura: Cammina in un luogo tranquillo, concentrandoti sul ritmo naturale del tuo respiro. Ascolta i suoni intorno a te e lascia che il tuo respiro si sincronizzi con l'ambiente.

Benefici scientifici della respirazione consapevole

La scienza conferma ciò che molte tradizioni spirituali sanno da millenni: la respirazione consapevole ha effetti profondi sulla salute. Tra i benefici più significativi troviamo:

  • Riduzione dello stress e dell'ansia.
  • Miglioramento della funzione cardiovascolare.
  • Rafforzamento del sistema immunitario.
  • Aumento della concentrazione e della chiarezza mentale.

Ritrovare la connessione con la natura attraverso il respiro

Il respiro è un filo invisibile che ci collega alla natura. Ogni respiro è un dono degli alberi, che filtrano l'aria e ci forniscono l'ossigeno di cui abbiamo bisogno. Praticare la respirazione consapevole all'aperto ci ricorda che siamo parte di un ecosistema più grande, che vive e respira con noi.

Un viaggio spirituale: il respiro come meditazione

Nelle tradizioni spirituali di tutto il mondo, il respiro è considerato un ponte verso la dimensione interiore. Sedersi in silenzio e osservare il respiro è una forma di meditazione che ci aiuta a entrare in contatto con la nostra essenza più profonda. Ogni respiro diventa un atto di gratitudine, un modo per riconnetterci con il momento presente.

Conclusione

Il respiro è molto più di una funzione fisiologica: è un dono che ci permette di ritrovare pace, equilibrio e connessione con il mondo che ci circonda. Dedica qualche minuto ogni giorno a respirare consapevolmente. Scoprirai che, attraverso il respiro, è possibile ritrovare una serenità profonda e riscoprire il legame con la natura e con te stesso.

Prenditi un momento, ora, per fare un respiro profondo. Chiudi gli occhi, inspira, ed espira lentamente. Ogni respiro è una nuova opportunità per vivere in armonia.

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domenica 22 dicembre 2024

Immergersi nella Natura: La Magia del Forest Bathing per il Benessere Totale

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Viviamo in un mondo sempre più connesso, ma spesso ciò significa essere lontani dalla cosa più importante: la natura. 

La frenesia quotidiana, gli schermi che ci circondano e il rumore costante possono soffocare il nostro spirito e il nostro corpo. 


Di Salvatore Calleri

Ma c'è una pratica semplice e straordinariamente potente che può riportarci all'essenza: il forest bathing, o "bagno di foresta".

Cos'è il Forest Bathing?

Il forest bathing, noto anche come "Shinrin-Yoku" in Giappone, non è un esercizio fisico o una semplice passeggiata nei boschi. È un'arte, un rituale che coinvolge tutti i sensi per connettersi profondamente con l'ambiente naturale. La pratica è nata in Giappone negli anni '80 ed è oggi riconosciuta a livello mondiale per i suoi benefici straordinari sulla salute fisica, mentale e spirituale.

I Benefici del Forest Bathing

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che immergersi nella natura ha effetti sorprendenti sul nostro benessere. Ecco alcuni dei benefici più significativi:

  1. Riduzione dello stress: Il forest bathing abbassa i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, favorendo uno stato di calma e rilassamento.

  2. Miglioramento del sistema immunitario: Gli alberi rilasciano sostanze chiamate fitoncidi, che stimolano la produzione di cellule killer naturali nel nostro corpo, rafforzando le difese immunitarie.

  3. Rigenerazione mentale: Una passeggiata consapevole tra gli alberi può ridurre l'ansia, migliorare la concentrazione e alleviare i sintomi della depressione.

  4. Connessione spirituale: Il contatto con la natura ci aiuta a sentirci parte di un tutto più grande, risvegliando la nostra essenza interiore.

Come Praticare il Forest Bathing

Non è necessario essere esperti per iniziare. Basta seguire alcuni semplici passi:

  1. Scegli un luogo naturale: Una foresta, un parco o anche un giardino con molti alberi può essere ideale. L'importante è che sia un luogo tranquillo e lontano dal caos cittadino.

  2. Disconnettiti dalla tecnologia: Lascia lo smartphone in tasca o spegnilo. Questo è il momento per riconnetterti con la natura, senza distrazioni.

  3. Vai piano: Cammina lentamente, senza una meta precisa. Lascia che siano i tuoi sensi a guidarti.

  4. Usa i sensi:

    • Vista: Ammira le sfumature di verde, la luce che filtra tra gli alberi, i dettagli delle foglie.

    • Udito: Ascolta il cinguettio degli uccelli, il fruscio delle foglie e il suono del vento.

    • Tatto: Tocca la corteccia degli alberi, accarezza le foglie o immergi le mani nell’acqua di un ruscello.

    • Olfatto: Respira profondamente e lasciati avvolgere dai profumi della natura.

    • Gusto: Se possibile, assaggia frutti selvatici commestibili o semplicemente goditi l’aria fresca.

  5. Prenditi il tuo tempo: Non avere fretta. Dedica almeno un’ora, meglio se due, per immergerti completamente nell’esperienza.

Un Rituale di Guarigione

Il forest bathing non è solo un’attività, ma un rituale per riscoprire la bellezza della vita. Può diventare una pratica regolare, un momento di pausa dalla routine per rigenerare corpo e mente. Ogni volta che ti senti sopraffatto dallo stress o disconnesso da te stesso, ricordati che la natura è sempre lì, pronta ad accoglierti.

Porta la Natura a Casa Tua

Se non hai la possibilità di immergerti in una foresta, puoi comunque portare i benefici del forest bathing nella tua vita quotidiana:

  • Decora la tua casa con piante e fiori.

  • Usa oli essenziali di legno di cedro, pino o cipresso per ricreare l’atmosfera della foresta.

  • Ascolta suoni naturali, come il canto degli uccelli o il rumore della pioggia.

Conclusione

Il forest bathing è un dono che la natura ci offre per rigenerarci e ritrovare il nostro equilibrio interiore. È un invito a rallentare, a respirare e a vivere il momento presente. La prossima volta che senti il bisogno di una pausa, ricorda: il rimedio più potente è proprio lì, tra le braccia accoglienti della natura.

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lunedì 9 dicembre 2024

Scopri i Segreti Metabolici di Zenzero, Curcuma e Cannella

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Ciao, sono Salvatore Calleri, appassionato di salute naturale e benessere olistico. Con il progetto NatMed, il mio obiettivo è condividere conoscenze, suggerimenti e rimedi naturali che aiutino a migliorare il tuo benessere in modo semplice ed efficace. Credo fermamente nel potere della natura e nella capacità delle piccole scelte quotidiane di trasformare la nostra salute e vitalità.

Di recente, ho approfondito il ruolo di zenzero, curcuma e cannella come superfood per la salute metabolica. Questi ingredienti, oltre a insaporire i piatti, possono avere un impatto straordinario sul metabolismo, aiutandoci a sentirci meglio e più energici. Scopri di più su come integrarli nella tua vita e sfruttarne i benefici nel mio articolo completo.

Scopri i Segreti Metabolici di Zenzero, Curcuma e Cannella

Le spezie che arricchiscono la tua cucina possono anche trasformare la tua salute metabolica. Secondo recenti studi, zenzero, curcuma e cannella sono veri superfood che aiutano a migliorare la digestione, regolare i livelli di zucchero nel sangue e supportare la gestione del peso. Incorporarli nella tua dieta non solo può migliorare la salute generale, ma può anche contribuire a ridurre il rischio di malattie croniche come il diabete e l'obesità.

I Benefici delle Spezie:

  • Zenzero: Stimola il metabolismo, allevia l'infiammazione e migliora la digestione.
  • Curcuma: Ricca di curcumina, un potente antiossidante, aiuta a ridurre il grasso corporeo e supporta il sistema immunitario.
  • Cannella: Stabilizza i livelli di zucchero nel sangue e favorisce la salute cardiovascolare.

Come Usarle:

Prova a preparare una tisana combinando queste tre spezie per una bevanda calda e ricca di benefici. Aggiungi un pizzico di pepe nero alla curcuma per potenziarne gli effetti, oppure sostituisci lo zucchero con cannella nelle tue ricette per dolci più salutari.


Spezie della Salute: Benefici Dettagliati

Zenzero: Il Riscaldante Naturale

Lo zenzero è una radice dalle proprietà eccezionali, usata da secoli nella medicina tradizionale. È noto per:

  • Stimolare il metabolismo: Aiuta il corpo a bruciare calorie più velocemente.
  • Migliorare la digestione: Riduce gonfiore, nausea e favorisce una sana attività intestinale.
  • Effetti anti-infiammatori: I suoi composti, come il gingerolo, combattono l’infiammazione, spesso associata a problemi metabolici.

Un tè allo zenzero, oltre a riscaldarti nelle giornate fredde, può diventare un alleato prezioso per la tua salute metabolica.


Curcuma: L’Oro della Natura

La curcuma, con il suo colore dorato e la potente curcumina, è una spezia ricca di benefici:

  • Regola il metabolismo dei grassi: Aiuta a ridurre il grasso corporeo e supporta un peso sano.
  • Potente antiossidante: Protegge le cellule dai danni dei radicali liberi.
  • Supporto al fegato: Favorisce la detossificazione, migliorando l’assimilazione dei nutrienti.

Per migliorare l’assorbimento della curcumina, aggiungi un pizzico di pepe nero: una combinazione semplice, ma molto efficace.


Cannella: La Spezia Dolce che Stabilizza

La cannella è molto più di un semplice ingrediente per i dolci:

  • Stabilizza la glicemia: Riduce i picchi di zucchero nel sangue, aiutando a prevenire il diabete di tipo 2.
  • Favorisce la perdita di peso: Incrementa il senso di sazietà, riducendo le voglie di zucchero.
  • Proprietà antimicrobiche: Rafforza il sistema immunitario.

Scegli preferibilmente cannella di Ceylon, considerata più salutare rispetto alla variante Cassia, che contiene alti livelli di cumarina.


Integrare le Spezie nella Tua Vita

  • Prepara una tisana detox con zenzero e curcuma per una bevanda salutare.
  • Usa la cannella per addolcire il tuo caffè o latte, eliminando lo zucchero.
  • Crea condimenti per insalate o marinate che includano queste spezie per un tocco salutare e saporito.

Invito all’Azione

La salute naturale è a portata di mano! Scopri come queste spezie possono trasformare la tua vita integrandole nella tua dieta quotidiana.

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martedì 3 dicembre 2024

Zenzero: Il Supercibo che Sfida il Diabete

 

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Zenzero: Il Supercibo che Sfida il Diabete di Tipo 2

Lo zenzero, spesso relegato al ruolo di spezia, emerge oggi come un alleato straordinario nella lotta contro il diabete di tipo 2. 


Conosciuto da millenni per le sue proprietà curative, la scienza moderna conferma ciò che le antiche tradizioni mediche sapevano già: lo zenzero possiede straordinarie capacità terapeutiche.


Perché lo Zenzero È un Nemico del Diabete


di Salvatore Calleri (NatMed)

Il diabete di tipo 2 è una condizione metabolica complessa, spesso alimentata da una dieta squilibrata, inattività fisica e infiammazione cronica. I farmaci convenzionali, pur essendo efficaci nel controllo dei livelli di zucchero nel sangue, possono aumentare il rischio di complicazioni cardiovascolari. Qui entra in gioco lo zenzero, con i suoi oltre 50 effetti fisiologici benefici e più di 2100 studi scientifici che ne confermano l’efficacia.

Le Prove Scientifiche

Uno studio clinico condotto in Iran ha rivelato che l’assunzione quotidiana di 3.000 mg di zenzero in polvere ha migliorato significativamente parametri come glicemia, HbA1c (emoglobina glicata), insulina e marcatori di infiammazione, dimostrando effetti paragonabili o superiori ai farmaci tradizionali, ma senza effetti collaterali.

Oltre il Controllo della Glicemia

Lo zenzero non solo abbassa i livelli di zucchero nel sangue, ma agisce anche riducendo lo stress ossidativo e l’infiammazione, due dei principali responsabili delle complicanze legate al diabete, come le malattie cardiovascolari. Inoltre, aumenta la capacità antiossidante totale, fornendo una protezione a 360 gradi.

Un Tesoro di Rimedi Naturali

Lo zenzero non è l’unico supercibo che combatte il diabete. La curcuma, ad esempio, offre benefici simili, agendo su oltre 600 condizioni di salute. È tempo di riscoprire i rimedi naturali che la scienza moderna sta finalmente validando.

Integrazione nella Vita Quotidiana

Aggiungere lo zenzero alla propria alimentazione è semplice e gustoso. Può essere utilizzato in tisane, smoothies, piatti principali e persino dessert. Con pochi grammi al giorno, è possibile beneficiare delle sue proprietà terapeutiche.

Lo zenzero rappresenta un’alternativa naturale, sicura ed efficace per combattere il diabete di tipo 2 e migliorare la salute generale. In un mondo in cui i trattamenti farmaceutici possono avere effetti collaterali significativi, il ritorno a rimedi naturali come lo zenzero potrebbe segnare una svolta epocale nella medicina moderna.

Scopri di più sui benefici dello zenzero e altri rimedi naturali per il diabete nel nostro blog!

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giovedì 28 novembre 2024

Le Alte Dosi di Vitamina C: Dalla Derisione alla Speranza nella Lotta contro il Cancro

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Nell immagine una persona in ospedale con una flebo di vitamina C.



La vitamina C Può Uccidere le Cellule Tumorali


Ciao a tutti, sono Salvatore Calleri NatMed, da sempre appassionato di scienza e medicina naturale. Mi dedico alla divulgazione di argomenti che connettono ricerca scientifica e approcci naturali per il benessere. 

Oggi voglio condividere una storia affascinante che riabilita una delle menti più brillanti del secolo scorso: Linus Pauling.


La Rivincita di Linus Pauling

Linus Carl Pauling, unico vincitore di due premi Nobel non condivisi, era un chimico eccezionale, ma negli ultimi anni della sua vita fu ridicolizzato per la sua ossessione verso i benefici della vitamina C. Sosteneva che non solo potesse prevenire i raffreddori, ma anche prolungare la vita e combattere il cancro. La comunità medica dell’epoca liquidò le sue affermazioni come superstizioni. Tuttavia, le scoperte recenti gli stanno dando ragione.


Nuove Ricerche sulla Vitamina C

Uno studio condotto dall’Università dell’Iowa ha dimostrato che alte dosi di vitamina C possono uccidere le cellule tumorali, fornendo nuove speranze nella terapia oncologica. A differenza della somministrazione orale, l’iniezione endovenosa consente di raggiungere concentrazioni ematiche 500 volte superiori, un livello necessario affinché la vitamina C generi perossido di idrogeno. Questo composto ossidante colpisce esclusivamente le cellule tumorali, lasciando intatte quelle sane.

Il biologo Garry Buettner, che guida il team di ricerca, ha verificato in laboratorio e su modelli animali come alte concentrazioni di vitamina C siano selettive nel distruggere solo le cellule maligne. Queste non dispongono di meccanismi adeguati per neutralizzare il perossido di idrogeno, rendendole vulnerabili a questo trattamento.


Dai Laboratori alla Clinica

Gli ospedali dell’Università dell’Iowa hanno avviato studi clinici utilizzando la vitamina C in combinazione con terapie tradizionali come elettroterapia e chemioterapia. In questa fase, il focus è su tumori come il cancro al pancreas e ai polmoni. Se i risultati saranno promettenti, gli studi verranno ampliati per validare questa strategia innovativa.


Un Nuovo Capitolo per la Scienza e la Medicina

La ricerca sta gettando le basi per un futuro in cui la terapia antitumorale con vitamina C potrebbe diventare un trattamento formale. Se gli scienziati riusciranno a identificare quali tipi di tumore rispondono meglio, la visione di Pauling potrebbe finalmente realizzarsi, dimostrando che aveva ragione a credere in questo approccio.


Conclusione

Linus Pauling era un uomo avanti rispetto ai suoi tempi, spesso frainteso per il coraggio di sfidare le convenzioni scientifiche. Oggi, le sue teorie non sono più derise, ma considerate una speranza concreta nella lotta contro il cancro. È un promemoria del valore dell’audacia nel perseguire la verità, anche controcorrente.


Articoli di ricerca (piccolo campione)

(1975) Cameron E, et al. “ Il trattamento ortomolecolare del cancro. III. Sarcoma delle cellule reticolari: doppia regressione completa indotta dalla terapia con acido ascorbico ad alto dosaggio.” Interazioni chimico-biologiche. 1975 Nov;11(5):387-93.

(1978) Cameron E, Pauling L. “ Ascorbato supplementare nel trattamento di supporto del cancro: rivalutazione del prolungamento dei tempi di sopravvivenza nel cancro umano terminale.” Atti dell'Accademia nazionale delle scienze degli Stati Uniti. 1978 settembre;75(9):4538-42.

(1990) Mehta JB, Singhal SB, Mehta BC.  “Emolisi indotta da acido ascorbico nella carenza di G-6-PD”.  Lancet.  13 ottobre 1990;336(8720):944.

(1991) G. Block.  “Vitamina C e prevenzione del cancro: le prove epidemiologiche.”  American Journal of Clinical Nutrition , 1991, gennaio;53(1 Suppl):270S-82S

(1991) G. Block. “Prove epidemiologiche riguardanti la vitamina C e il cancro”. American  Journal of Clinical Nutrition , 1991 dicembre;54(6 Suppl):1310S

(1993) Rees DC, Kelsey H, Richards JD.  “Emolisi acuta indotta da alte dosi di acido ascorbico nella carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi”. BMJ.  27 marzo 1993;306(6881):841-842. 

(1996) Kurbacher, et al. “L’acido ascorbico (vitamina C) migliora l’attività antineoplastica di doxorubicina, cisplatino e paclitaxel nelle cellule di carcinoma mammario umano in vitro”. Cancer letters. 103. 183-9. 10.1016/0304-3835(96)04212-7.

(1998) Antunes LM, Takahashi CS. "Effetti di dosi elevate di vitamine C ed E contro il danno cromosomico indotto dalla doxorubicina nelle cellule del midollo osseo del ratto Wistar". Mutat Res. 1998 9 novembre;419(1-3):137-43. doi: 10.1016/s1383-5718(98)00134-x. PMID: 9804927.

(1998) KA Head.  “Acido ascorbico nella prevenzione e nel trattamento del cancro”. Alternative Medicine Review , 1998, giugno;3(3):174-86 

(2000) Andrew G, Bowie2 , O'Neill LAJ. "La vitamina C inibisce l'attivazione di NF-kB da parte di TNF tramite l'attivazione della proteina chinasi attivata da mitogeni p38". The J Immunol. 2000, 165: 7180-7188.

(2001) Casciari JJ, Riordan NH. “Citotossicità dell'ascorbato, dell'acido lipoico e di altri antiossidanti nei tumori in vitro a fibre cave”. Br J Cancer. 2001, 84: 1544-1550. 10.1054/bjoc.2001.1814.

(2001) Khaw KT, et al.  "Relazione tra acido ascorbico plasmatico e mortalità negli uomini e nelle donne nello studio prospettico EPIC-Norfolk: uno studio prospettico sulla popolazione. Indagine prospettica europea su cancro e nutrizione".   Lancet. 2001 3 marzo;357(9257):657-63.

(2002) Bowie AG, Carcamo JM, Pedraza A, Borquez-Qjeda O, Golde DW. "La vitamina C sopprime l'attivazione di NFkB indotta da TNFa inibendo la fosforilazione di IkαB". Biochimica. 2002, 41: 12995-13002. 10.1021/bi0263210.

(2004) Padayatty SJ, Sun H, Wang Y, et al. “Farmacocinetica della vitamina C: implicazioni per l'uso orale e endovenoso.” Ann Intern Med 140 (7): 533-7, 2004.

(2004) Park, et al. “L'acido L-ascorbico induce l'apoptosi nelle cellule della leucemia mieloide acuta tramite meccanismi mediati dal perossido di idrogeno.” The International Journal of Biochemisby & Cell Biology 36 (2004) 2180-2195.

(2004) Park, et al. “L'acido L-ascorbico reprime l'attivazione costitutiva dell'espressione di NF-KB e COX-2 nella leucemia mieloide acuta umana, HL-60.” Journal of Cellular Biochemistry, 2004, 93(2):257-270.

(2005) Levine M, Espey MG, Chen Q.  “Perdere e trovare una via in C: nuova promessa per l'ascorbato farmacologico nel trattamento del cancro”.   Free Radic Biol Med. 2009 1 luglio;47(1):27-9. doi: 10.1016/j.freeradbiomed.2009.04.001. Epub 2009 8 aprile.

(2005) Chen Q, Espey MG, Krishna MC. "Le concentrazioni farmacologiche di acido ascorbico uccidono selettivamente le cellule cancerose: azione come profarmaco per fornire perossido di idrogeno ai tessuti". Proc Natl Acad Sci US A. 2005, 102: 13604-13609. 10.1073/pnas.0506390102.

(2005) Pathak AK, Bhutani M, Guleria R, et al.  “Chemioterapia da sola vs. chemioterapia più antiossidanti multipli ad alto dosaggio in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato”.  J Am Coll Nutr.  Febbraio 2005;24(1):16-21.

(2006) Sebastian J Paddayatty, Hugh D Riordan, Stephen M Hewitt, Arie Katz, L John Hoffer, Mark Levine. “Vitamina C somministrata per via endovenosa come terapia contro il cancro: tre casi”.  CMAJ: 28 marzo 2006: 174(7) 937 (linfoma a cellule B, carcinoma a cellule renali, cancro alla vescica)

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(2007) Duconge J, Miranda-Massari JR, González MJ, Taylor PR, Riordan HD, Riordan NH, Casciari JJ, Alliston K.  “Farmacocinetica della vitamina C dopo infusione continua in un paziente con cancro alla prostata”. Ann Pharmacother. 2007, 41 (6): 1082-1083. 10.1345/aph.1H654.

(2008) Duconge J, Miranda-Massari JR, Gonzalez MJ, Jackson JA, Warnock W, Riordan NH. “ Farmacocinetica della vitamina C: approfondimenti sulla somministrazione orale e endovenosa di ascorbato.” PR Health Sci J. 2008 Mar;27(1):7-19.

(2008) Mikirova NA, Ichim TE, Riordan NH. “Effetto antiangiogenico di dosi elevate di acido ascorbico”. J Transl Med. 2008 12 settembre;6:50. doi: 10.1186/1479-5876-6-50.

(2008) Cameron E, Pauling L. "Ascorbato supplementare nel trattamento di supporto del cancro: prolungamento dei tempi di sopravvivenza nel cancro umano terminale". Proc. Natl. Acad. Sci. USA. 1976, 73: 3685-3689. 10.1073/pnas.73.10.3685.corbate. PR Health Sci J. 2008, 27 (1): 7-19. Revisione

(2008) Hofer, et al. “Studio clinico di fase I dell'acido ascorbico ev nella malignità avanzata”. Annals of Oncology. 2008 novembre;19(11):1969-74. doi: 10.1093/annonc/mdn377. Epub 2008 giugno 9.

(2009) Levine M, Espey MG, Chen Q. “Perdere e trovare una via in C: nuova promessa per l'ascorbato farmacologico nel trattamento del cancro”. Free Radic Biol Med. 2009 1 luglio;47(1):27-9. doi: 10.1016/j.freeradbiomed.2009.04.001. Epub 2009 8 aprile.

(2011) Pathi SS, Lei P, Sreevalsan S, Chadalapaka G, Jutooru I, Safe S. "Le dosi farmacologiche di acido ascorbico reprimono i fattori di trascrizione della proteina di specificità (Sp) e i geni regolati da Sp nelle cellule del cancro del colon". Nutr Cancer. 2011;63(7):1133-42. doi: 10.1080/01635581.2011.605984. Epub 2011 15 settembre. PMID: 21919647; PMCID: PMC3359146. Questo studio dimostra per la prima volta che le attività antitumorali dell'acido ascorbico sono dovute, in parte, alla repressione dei fattori di trascrizione Sp dipendente da ROS.

(2011) C Vollbracht et al.  “La somministrazione endovenosa di vitamina C migliora la qualità della vita nei pazienti con cancro al seno durante chemio/radioterapia e post-trattamento: risultati di uno studio di coorte epidemiologico retrospettivo, multicentrico, in Germania.” In Vivo,  2011, novembre-dicembre;25(6):983-90  

(2012) Monti DA, Mitchell E, Bazzan AJ, et al. “Valutazione di fase I dell'acido ascorbico per via endovenosa in combinazione con gemcitabina ed erlotinib in pazienti con cancro pancreatico metastatico.” PLoS One 7 (1): e29794, 2012.

(2009) Ohno, et al.  “Terapia con vitamina C (acido ascorbico) ad alto dosaggio nel trattamento di pazienti con cancro avanzato”. Anticancer Research marzo 2009 vol. 29 n. 3 809-815.  

(2010) Li W, Wu JX, Tu YY. “Effetti sinergici dei polifenoli del tè e dell'acido ascorbico sulle cellule dell'adenocarcinoma polmonare umano SPC-A-1”.  J Zhejiang Univ Sci B. 2010;11:458–464.

(2010) Takemura Y, Satoh M, Satoh K, Hamada H, Sekido Y, Kubota S. "Un'elevata dose di acido ascorbico induce la morte cellulare nelle cellule di mesotelioma".   Biochem Biophys Res Commun. 2 aprile 2010;394(2):249-53. doi: 10.1016/j.bbrc.2010.02.012. Epub 2010, 19 febbraio. PMID: 20171954.

(2010) elia Ranzato, et al.  “ Tossicità selettiva dell'ascorbato nel mesotelioma maligno, un meccanismo trojan redox.” American Journal of Respiratory Cell and Molecular Biology. Vol 44. Pp 108-117, 2011.

(2010) Muralikrishnan G, Amanullah S, Basha MI, Boopalan S, Vijayakumar S, Shakeel F. "Effetto della vitamina C sulla perossidazione lipidica e sullo stato antiossidante nei pazienti con cancro al seno trattati con tamoxifene". Chemioterapia. 2010;56(4):298-302. doi: 10.1159/000320030. Epub 2010 13 agosto. PMID: 20714147.

(2011) Vollbracht C, Schneider B, Leendert V, et al. “La somministrazione endovenosa di vitamina C migliora la qualità della vita nei pazienti con cancro al seno durante chemio/radioterapia e post-trattamento: risultati di uno studio di coorte epidemiologico retrospettivo, multicentrico, in Germania.” In Vivo 25 (6): 983-90, 2011 Nov-Dic.

(2011) Nakano, et al. “Il trattamento ritardato con vitamina C e N-acetil-L-cisteina protegge le cellule di Schwann senza compromettere l'attività anti-mieloma del bortezomib.” Int J Hematol. 2011 giugno;93(6):727-735. doi: 10.1007/s12185-011-0850-7. Epub 2011 28 aprile.

(2011) K. Hosokawa et al. “L'acido ascorbico migliora l'apoptosi indotta dalle radiazioni in una linea cellulare di leucemia umana HL60”. .J Radiat Res. 2011;52(2):229-37

(2012) Klingelhoeffer C, Kammerer U, Koospal M, et al. "La resistenza naturale allo stress ossidativo indotto dall'acido ascorbico è mediata principalmente dall'attività della catalasi nelle cellule tumorali umane e il silenziamento della catalasi sensibilizza allo stress ossidativo". BMC Complement Altern Med. 2012;12:61.

(2012) Monit, et al. “Valutazione di fase I dell'acido ascorbico per via endovenosa in combinazione con gemcitabina ed erlotinib in pazienti con cancro al pancreas metastatico”. PLoS One. 2012;7(1):e29794. doi: 10.1371/journal.pone.0029794. Epub 2012 17 gennaio.

(2012) Mikirova, Nina et al. “Effetto della vitamina C per via endovenosa ad alto dosaggio sull'infiammazione nei pazienti oncologici.”  Journal of translational medicine  vol. 10 189. 11 settembre 2012, doi:10.1186/1479-5876-10-189

(2012) Chen P, et al. “ L'ascorbato farmacologico induce citotossicità nelle cellule del cancro alla prostata attraverso la deplezione dell'ATP e l'induzione dell'autofagia.” Farmaci anticancro. 2012 aprile;23(4):437-44. 

(2012) Vetvicka V, Vetvickova J. “La combinazione di glucano, resveratrolo e vitamina C dimostra un forte potenziale antitumorale”.  Anticancer Res. 2012;32:81–87.

(2012) Moens B, Decanine D, Menezes SM, Khouri R, Silva-Santos G, et al.  "L'acido ascorbico ha effetti antiproliferativi ex vivo superiori, inducenti la morte cellulare e immunomodulatori rispetto all'IFN-a nella mielopatia associata a HTLV-1". PLoS Negl Trop Dis 6(7): e1729. doi:10.1371/journal.pntd.0001729

(2013) Riordan Clinic Research Institute. “Il protocollo Riordan IVC per la cura aggiuntiva del cancro Ascorbato endovenoso come agente chemioterapico e modificatore della risposta biologica.”   Febbraio 2013. file:///C:/Users/krisr06/Documents/Clinic%20Business/IV.IMJ%20Therapy/IV%20HDVC%20protocol%20cancer%202013.pdf

(2013) Stephenson CM, Levin RD, Spector T, Lis CG. “Studio clinico di fase I per valutare la sicurezza, la tollerabilità e la farmacocinetica dell'acido ascorbico per via endovenosa ad alto dosaggio in pazienti con cancro avanzato”. Cancer Chemother Pharmacol. 2013;72(1):139-146.

(2013) Welsh JL, Wagner BA, van't Erve TJ, et al. “Ascorbato farmacologico con gemcitabina per il controllo del cancro pancreatico metastatico e con linfonodi positivi (PACMAN): risultati di uno studio clinico di fase I.” Cancer Chemother Pharmacol 71 (3): 765-75, 2013.

(2013) Lam, Tram Kim et al. “Vitamina C plasmatica prediagnostica e rischio di adenocarcinoma gastrico e carcinoma squamocellulare esofageo in una popolazione cinese”. American journal of clinical nutrition  vol. 98,5 (2013): 1289-97. 

(2013) Viviana Ulloa, et al. “Le cellule del papilloma del plesso corioideo umano trasportano in modo efficiente glucosio e vitamina C.” Journal of Neurochemistry. 127: 403-414, 2013.

(2013) Alexander B, Fishman AI, Eshghi M, Choudhury M, Konno S. “Induzione della morte cellulare nel carcinoma a cellule renali con combinazione di frazione D e vitamina C.”  Integr Cancer Ther. 2013;12:442–448.

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(2013) Putchala MC, Ramani P, Sherlin HJ, Premkumar P, Natesan A.  "Acido ascorbico e la sua attività pro-ossidante come terapia per i tumori del cavo orale - una revisione sistematica".   Arch Oral Biol. 2013 giugno;58(6):563-74. doi: 10.1016/j.archoralbio.2013.01.016. Epub 2013 marzo 8. PMID: 23477602.

(2014) Ma Y, Chapman J, Levine M, et al. “L’ascorbato parenterale ad alto dosaggio ha migliorato la chemiosensibilità del cancro ovarico e ridotto la tossicità della chemioterapia”. Sci Transl Med 6 (222): 222ra18, 2014.

(2014) Riordan H, Riordan N, et al. “Il protocollo Riordan per la vitamina C endovenosa (IVC) per la cura aggiuntiva del cancro: IVC come agente chemioterapico e modificatore della risposta biologica.” In: “Il trattamento ortomolecolare delle malattie croniche”, a cura di AW Saul, Basic Health Publications, Inc. 2014, 750-766.

(2014) Carr, Anitra C et al. "L'effetto della vitamina C per via endovenosa sulla stanchezza e sulla qualità della vita correlate al cancro e alla chemioterapia".  Frontiers in oncology  vol. 4 283. 16 ottobre 2014, doi:10.3389/fonc.2014.00283

(2014) Fritz, H., Flower, G., Weeks, L., Cooley, K., Callachan, M., McGowan, J. Seely, D. “Vitamina C per via endovenosa e cancro: una revisione sistematica”. Terapie integrative contro il cancro ,  13 (4), 280–300. 

(2014) HS Kiziltan.  “Trattamento con acido ascorbico per metastasi ossee progressive dopo radioterapia: uno studio pilota”. Alternative Therapies in Health and Medicine, 2014 , ottobre;20 Suppl 2:16-20.  

(2014) Chakraborthy A, Ramani P, Sherlin HJ, Premkumar P, Natesan A.  “Attività antiossidante e pro-ossidante della vitamina C nell'ambiente orale ”. Indian J Dent Res. 2014 luglio-agosto;25(4):499-504. doi: 10.4103/0970-9290.142547. PMID: 25307916.

(2015) Jocelyn Kaisar. “ La vitamina C uccide le cellule tumorali con mutazione difficile da trattare.” Science. 5 novembre 2015. doi:10.1126/science.aad7397

(2015) ichael J. Gonzalez NMD, DSc, PhD, FANMA, FACN, Jorge R. Miranda-Massari PharmD, Jorge Duconge PhD, Miguel J. Berdiel MD.  Aumento dell'efficacia della vitamina C per via endovenosa come agente anticancro.   Journal of Orthomolecular Medicine Volume 32, Numero 1, 2017

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