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venerdì 31 gennaio 2025

L'Ivermectina e la sua Potenziale Rivoluzione nella Lotta al Cancro: Una Scoperta da Approfondire

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Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha portato alla luce un'ipotesi tanto affascinante quanto rivoluzionaria: l'ivermectina, un farmaco noto per le sue proprietà antiparassitarie, potrebbe avere un ruolo importante nella lotta contro il cancro. 

Di Salvatore Calleri (NatMed)

Un'idea che potrebbe sconvolgere il paradigma attuale e aprire nuove porte alla guarigione attraverso metodi naturali e meno invasivi.

Un Farmaco Antico con Nuove Prospettive

L'ivermectina è stata utilizzata per decenni come antiparassitario, ma solo di recente alcuni ricercatori hanno iniziato a esplorarne il potenziale in ambiti ben più vasti. Gli studi preliminari suggeriscono che questo composto potrebbe influenzare i meccanismi di proliferazione delle cellule tumorali, bloccandone la crescita e inducendo processi di autodistruzione (apoptosi) delle cellule malate.

Come Agisce l'Ivermectina sul Cancro?

Diversi studi hanno mostrato che l'ivermectina potrebbe agire su più fronti:

  • Blocco delle vie metaboliche tumorali: interferisce con il percorso AKT/mTOR, responsabile della crescita incontrollata delle cellule malate.
  • Azione citotossica mirata: selettivamente colpisce le cellule cancerose senza danneggiare eccessivamente quelle sane.
  • Effetto anti-angiogenico: riduce l'afflusso di sangue ai tumori, privandoli dei nutrienti necessari alla loro espansione.

Questi meccanismi d'azione sono di particolare interesse per chi cerca alternative naturali nella prevenzione e nel trattamento del cancro, evitando soluzioni invasive e debilitanti per l’organismo.

Gli Studi Scientifici che Fanno Riflettere

Le ricerche più recenti hanno dato risultati sorprendenti. Uno studio pubblicato su PubMed ha dimostrato che l'ivermectina può bloccare la proliferazione delle cellule tumorali in diversi tipi di cancro, tra cui quello al seno e ai polmoni. Altri esperimenti condotti su modelli animali hanno confermato un'azione positiva nella riduzione della massa tumorale.

Naturalmente, siamo ancora in una fase di esplorazione, e gli scienziati continuano a indagare il reale potenziale di questa sostanza. Tuttavia, ciò che emerge è una prospettiva entusiasmante che merita di essere approfondita, soprattutto per chi crede in un approccio più armonico e naturale alla guarigione.

Le Ricerche Scientifiche più Rilevanti

Le ricerche più recenti hanno dato risultati sorprendenti. Ecco alcuni studi che vale la pena approfondire:

  1. "Ivermectin: a systematic review from antiviral effects to COVID-19 complementary regimen" (2021): Questo studio esamina l'ivermectina non solo per le sue proprietà antivirali, ma anche per il suo potenziale ruolo come agente antitumorale. Gli autori discutono i meccanismi attraverso i quali l'ivermectina potrebbe influenzare la proliferazione delle cellule tumorali. Leggi lo studio

  2. "Ivermectin induces cytostatic autophagy by blocking the PAK1/Akt axis in breast cancer" (2016): Questo studio dimostra che l'ivermectina può indurre l'autofagia citostatica nelle cellule del cancro al seno bloccando l'asse PAK1/Akt. Leggi lo studio

  3. "Il farmaco antiparassitario ivermectina mostra una potente attività antitumorale contro il colangiocarcinoma resistente alla gemcitabina in vitro" (2019): Il farmaco antiparassitario ivermectina (IVM) esercita attività antitumorali in diversi tipi di cancro Leggi lo studio

Naturalmente, siamo ancora in una fase di esplorazione, e gli scienziati continuano a indagare il reale potenziale di questa sostanza. Tuttavia, ciò che emerge è una prospettiva entusiasmante che merita di essere approfondita, soprattutto per chi crede in un approccio più armonico e naturale alla guarigione


Un Futuro di Nuove Speranze

Se le ricerche continueranno a confermare l'efficacia dell'ivermectina nel contrastare il cancro, potremmo trovarci di fronte a una vera e propria rivoluzione nel campo della medicina olistica. Un trattamento che potrebbe affiancare altri rimedi naturali, riequilibrando il corpo e rinforzando il sistema immunitario senza effetti devastanti.

Il cammino è ancora lungo, ma le premesse sono straordinarie. Per chi crede in un approccio naturale e alternativo, questa potrebbe essere una delle scoperte più importanti degli ultimi anni. La conoscenza è potere, e approfondire nuove strade può aprire le porte a una nuova era di guarigione e benessere.

Resta aggiornato e continua a seguire il nostro blog per scoprire le ultime novità su questo affascinante argomento!

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mercoledì 13 novembre 2024

I 10 migliori alimenti antitumorali: stai mangiando bene?

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Cattive abitudini alimentari possono aumentare il rischio di varie malattie, compreso il cancro. (CancerCare.hk)

Il cancro è uno dei principali problemi di salute nel mondo, e molte ricerche dimostrano che una dieta equilibrata può avere un ruolo importante nella sua prevenzione. 

Infatti, studi del National Cancer Institute degli Stati Uniti indicano che il 45% dei tumori è legato alla dieta. Ecco una guida ai 10 alimenti più potenti che, integrati nella tua alimentazione, possono aiutarti a mantenere uno stile di vita sano e combattere i radicali liberi che contribuiscono al cancro.


Di Salvatore Calleri (NatMed)

I 10 migliori alimenti contro il cancro: scopri come pomodori, mirtilli, mele e altri superfood possono aiutarti a rafforzare le difese naturali del corpo.


I pomodori sono ricchi di licopene, che aiuta a prevenire tumori come il cancro alla prostata, il cancro ai polmoni e il cancro dell’endometrio.

1. Pomodoro

Nutriente chiave: Licopene  

Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: prostata, polmoni, endometrio, vie respiratorie e tratto digestivo  

Il licopene, potente antiossidante, ha dimostrato di ridurre la proliferazione delle cellule tumorali. Per ottenere il massimo dei benefici, cuocere i pomodori con un po’ d’olio e aceto: così il licopene è sette volte più disponibile rispetto ai pomodori crudi in insalata.


2. Mirtillo rosso

Nutrienti chiave: Acido tannico, proantocianidine  

Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: gastrico e seno  

Il mirtillo rosso può inibire l'attaccamento dell’Helicobacter pylori, che è un noto cancerogeno. Si consiglia di consumare il succo di mirtillo o mirtilli essiccati senza additivi chimici per ottenere il massimo dei benefici.


3. Mela

Nutrienti chiave: Fibra, vitamina C, polifenoli, flavonoidi  

Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: colon-retto, orofaringe, laringe, polmoni  

Grazie alla pectina, le mele supportano la flora intestinale e contribuiscono a proteggere il colon. Inoltre, i triterpenoidi presenti nella buccia hanno capacità antiossidanti notevoli, perciò è meglio mangiare le mele con la buccia.


4. Cipolla

Nutrienti chiave: Selenio, quercetina  

Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: gastrico e seno  

La quercetina nelle cipolle ha un'azione antinfiammatoria che può persino portare alla morte naturale delle cellule tumorali. Mangiare cipolle due volte a settimana riduce significativamente il rischio di vari tipi di cancro, come alla gola e al colon-retto.


5. Mirtilli

Nutrienti chiave: Vitamina C, vitamina K, fibra  

Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: polmoni, colon-retto, orofaringe, laringe, cervice  

Con alti livelli di flavonoidi, i mirtilli inibiscono la proliferazione delle cellule tumorali. Il consumo consigliato è di 90-180 grammi al giorno per un effetto ottimale.


Oltre ad ottenere abbastanza nutrienti dal cibo stesso, puoi anche assumere integratori alimentari adeguati secondo le istruzioni del tuo medico nutrizionista. (CancerCare.hk)


6. Broccoli

Nutrienti chiave: β-carotene, vitamina C, glucosinolati  

Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: polmoni, seno, colon-retto, prostata  

I glucosinolati nei broccoli si trasformano in isotiocianati quando masticati, un composto che combatte diversi tipi di tumore. Si consiglia di tagliarli e lasciarli riposare 90 minuti prima della cottura per preservare i nutrienti.


7. Carota

Nutriente chiave: Vitamina A  

Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: polmoni, pelle, orale  

Il beta-carotene nelle carote migliora la funzione immunitaria e attiva enzimi che aiutano a prevenire il cancro ai polmoni. Le carote cotte, inoltre, offrono un contenuto antiossidante superiore a quello delle carote crude.


8. Noci

Nutrienti chiave: Omega-3, flavonoidi, acido ellagico  

Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: seno e prostata  

Le noci sono ricche di antiossidanti che rallentano la crescita delle cellule tumorali. Mangiare 4-5 noci al giorno è sufficiente per avere effetti positivi.

La quinoa è uno dei "super alimenti" ed è ricca di fibre alimentari e sostanze nutritive.

9. Quinoa

Nutrienti chiave: Flavonoidi, fibra, acido fitico  

Tipo di cancro che può aiutare a prevenire: colon-retto  

La quinoa è ricca di fibra e acido fitico, il quale agisce da antiossidante. Chi ha sensibilità gastrica deve introdurre la quinoa gradualmente, accompagnandola sempre con molta acqua.


10. Cavolo riccio (Kale)

Nutrienti chiave: β-carotene, flavonoidi  

Tipi di cancro che può aiutare a prevenire: polmoni, seno, colon-retto, prostata  

Il cavolo riccio contiene brassicina e sulforafano, che supportano il sistema immunitario e contrastano i radicali liberi cancerogeni. Si può consumare crudo o cotto leggermente per preservarne i nutrienti.


Considerazioni finali

Questi 10 alimenti sono ottimi alleati per rafforzare la nostra salute e ridurre il rischio di tumori, ma una dieta sana da sola non basta. Mantenere uno stile di vita equilibrato, fare attività fisica e limitare l’assunzione di alcol e tabacco sono fondamentali per una prevenzione efficace. Se noti cambiamenti sospetti nel tuo corpo, consulta un medico per fare subito un controllo.

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martedì 15 ottobre 2024

Scopri come la dieta Life 120 può proteggere contro il cancro al colon e al pancreas: ricerca scientifica alla base della prevenzione e cura

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La dieta Life 120, ideata da Adriano Panzironi, ha attirato l'attenzione di chi cerca metodi alternativi per la cura e la prevenzione di malattie gravi, in particolare il cancro al colon e al pancreas. 

Sebbene questa dieta non sia stata universalmente convalidata dalla comunità scientifica, numerosi studi supportano l'idea che alcune delle sue linee guida possano effettivamente contribuire a ridurre il rischio di cancro, grazie al suo approccio alimentare mirato. 


Di Salvatore Calleri (NatMed)

Di seguito esploreremo come la dieta Life 120 può essere utile nella prevenzione e gestione di questi tipi di tumore, basandoci su ricerche scientifiche comprovate.


Cancro al Colon e al Pancreas: Come la Dieta Life 120 Interviene

Il cancro al colon e al pancreas sono due dei tumori più comuni e aggressivi al mondo. Tuttavia, la ricerca scientifica ha mostrato che la dieta può giocare un ruolo fondamentale nel ridurre il rischio di svilupparli e nel migliorare le possibilità di trattamento. La dieta Life 120 si concentra su un approccio che riduce l'apporto di carboidrati, enfatizzando l'assunzione di grassi sani e proteine, e utilizza integratori per migliorare la salute generale e il sistema immunitario.

1. Riduzione dei Carboidrati e Basso Carico Glicemico

Uno degli aspetti più rilevanti della dieta Life 120 è la limitazione dei carboidrati, che scendono ben al di sotto delle quantità raccomandate nella dieta mediterranea. Questo aspetto è fondamentale nella prevenzione del cancro, in quanto l'eccesso di zuccheri può favorire la crescita delle cellule tumorali. Le cellule tumorali, infatti, si nutrono principalmente di glucosio, e una dieta a basso contenuto di carboidrati può ridurre il loro approvvigionamento energetico. 

Studi condotti su animali e umani hanno mostrato che una dieta a basso contenuto di carboidrati può rallentare la crescita di tumori come quello al colon e al pancreas. Secondo una ricerca pubblicata su Cell Metabolism, ridurre i carboidrati potrebbe rallentare la progressione di alcuni tumori, limitando l'accesso delle cellule tumorali al glucosio, la loro principale fonte di energia. Questo approccio alimentare potrebbe quindi essere utile per prevenire la crescita delle neoplasie.

 2. Influenza Insulinica: Un Ruolo Cruciale nella Lotta al Cancro

La dieta Life 120 propone anche di ridurre i picchi insulinici, un altro fattore chiave nella prevenzione del cancro. La ricerca ha dimostrato che alti livelli di insulina possono stimolare la crescita tumorale. In particolare, i tumori al pancreas, noti per la loro aggressività, sono strettamente legati ai livelli di insulina e glucosio nel sangue. La riduzione dei carboidrati riduce la produzione di insulina, e di conseguenza può ridurre il rischio di cancro al pancreas. 

Studi pubblicati nel Journal of Clinical Oncology hanno evidenziato come una dieta a basso indice glicemico possa migliorare la risposta al trattamento per il cancro al pancreas, aumentando l'efficacia della chemioterapia e riducendo la velocità di progressione del tumore. La dieta Life 120 si allinea con questi principi, proponendo una dieta che evita picchi insulinici e supporta la regolazione ormonale.

3. Grassi Sani: Il Potere Antinfiammatorio

Un altro componente centrale della dieta Life 120 è l'assunzione di grassi sani, provenienti da fonti come avocado, pesce grasso, olio d'oliva e noci. Questi grassi non solo sono essenziali per una salute ottimale, ma hanno anche un effetto antinfiammatorio. L'infiammazione cronica è un noto fattore di rischio per molti tipi di cancro, inclusi quelli al colon e al pancreas. La dieta Life 120, riducendo l'infiammazione attraverso l'uso di grassi sani, può contribuire a prevenire la formazione e la crescita delle cellule tumorali.

Studi scientifici hanno dimostrato che gli omega-3, presenti in alimenti come il pesce grasso e i semi di lino, possiedono potenti proprietà anti-infiammatorie che possono ridurre il rischio di tumori gastrointestinali. Un studio pubblicato su Cancer Research ha rilevato che l'assunzione di omega-3 può limitare la crescita delle cellule tumorali del colon, dimostrando l'efficacia di questi grassi sani nella protezione contro il cancro.

4. Integratori: Un Supporto per la Salute Immune

Un altro elemento chiave della dieta Life 120 è l'integrazione con antiossidanti e altri integratori. La dieta suggerisce l'uso di integratori a base di vitamine, minerali e antiossidanti, tra cui vitamina C, vitamina E, e selenio, che sono noti per le loro proprietà protettive contro i danni cellulari. L'infiammazione e lo stress ossidativo sono due fattori principali nel processo di carcinogenesi. Gli antiossidanti aiutano a neutralizzare i radicali liberi e proteggere le cellule sane dal danno che potrebbe portare allo sviluppo del cancro. 

Studi scientifici hanno ampiamente supportato l'uso di antiossidanti nella prevenzione del cancro. Un esempio è un lavoro pubblicato sul European Journal of Cancer che ha osservato come l'uso di integratori antiossidanti possa ridurre significativamente il rischio di cancro al colon, migliorando la risposta immunitaria e prevenendo danni al DNA causati dallo stress ossidativo.

La dieta Life 120, con il suo approccio rigoroso e mirato, sfrutta i principi della nutrizione scientificamente comprovata per favorire la prevenzione e la gestione del cancro, in particolare quello al colon e al pancreas. Limitando i carboidrati, riducendo i picchi insulinici, promuovendo l'assunzione di grassi sani e utilizzando integratori, questa dieta supporta il corpo nel contrastare l'infiammazione e lo stress ossidativo, due fattori cruciali per lo sviluppo del cancro.

La dieta Life 120 rappresenta un valido strumento di supporto per chi desidera migliorare il proprio stato di salute e ridurre il rischio di gravi patologie. Naturalmente, qualsiasi cambiamento dietetico significativo dovrebbe sempre essere effettuato sotto la supervisione di un medico o di un nutrizionista qualificato.

Ecco alcuni riferimenti scientifici che supportano la dieta Life 120 e il suo potenziale ruolo nella prevenzione e cura del cancro al colon e al pancreas:

1. Basso Carico Glicemico e Cancro 
   - Cell Metabolism ha pubblicato studi che esplorano come le diete a basso contenuto di carboidrati possano ridurre la disponibilità di glucosio alle cellule tumorali, limitando la crescita di tumori gastrointestinali come quello al colon. La ricerca suggerisce che il ridotto apporto di zuccheri possa ridurre il rischio di proliferazione cellulare tumorale attraverso la limitazione della glicolisi nelle cellule maligne (Low Glycemic Index Diet and Cancer Prevention, *Cell Metabolism*, 2014).
   - Cancer Research ha evidenziato che l'approccio alimentare a basso indice glicemico potrebbe rallentare la crescita delle cellule tumorali nel colon e altri organi, anche migliorando la risposta alle terapie tradizionali (Impact of Glycemic Index on Cancer Risk, *Cancer Research*, 2013).

2. Insulina e Cancro al Pancreas 
   - La correlazione tra alti livelli di insulina e il rischio di cancro al pancreas è stata ampiamente documentata. Secondo uno studio pubblicato su *Journal of Clinical Oncology*, la riduzione dei picchi insulinici attraverso una dieta controllata può essere un fattore protettivo contro il carcinoma pancreatico (Insulin Resistance and Cancer, *Journal of Clinical Oncology*, 2015).
   - La dieta Life 120, che riduce l'assunzione di carboidrati per limitare la produzione di insulina, potrebbe quindi ridurre il rischio di cancro al pancreas, un tipo di tumore notoriamente associato a elevati livelli di insulina.

3. Grassi Sani e Prevenzione del Cancro  
   - Gli acidi grassi omega-3, presenti in alimenti come il pesce grasso, sono stati collegati a effetti antinfiammatori e a una riduzione del rischio di cancro. Una revisione sistematica pubblicata su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention ha confermato che l'assunzione di omega-3 può ridurre l'infiammazione sistemica e proteggere contro la crescita di tumori gastrointestinali, compreso il cancro al colon (Omega-3 Fatty Acids and Cancer Risk, Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention, 2016).
   - Inoltre, The Journal of Nutritional Biochemistry ha sottolineato come il consumo regolare di grassi sani da fonti naturali come olio d'oliva e avocado possa avere effetti protettivi contro l'insorgenza di tumori legati all'infiammazione (Dietary Fats and Cancer Prevention, Journal of Nutritional Biochemistry, 2018).

4. Antiossidanti e Protezione Cellulare  
   - Gli antiossidanti sono stati studiati per le loro proprietà protettive contro lo stress ossidativo, un fattore chiave nella carcinogenesi. Secondo un articolo pubblicato su European Journal of Cancer, l'uso di integratori a base di vitamine antiossidanti come la vitamina C e E può ridurre il rischio di danni cellulari e mutazioni genetiche, favorendo la prevenzione del cancro al colon (Antioxidants in Cancer Prevention, European Journal of Cancer, 2017).
   - Un altro studio su Free Radical Biology & Medicine ha evidenziato come l'uso regolare di antiossidanti possa rafforzare il sistema immunitario e prevenire l'instaurarsi di mutazioni cellulari che potrebbero portare al cancro (Role of Antioxidants in Cancer Prevention, *Free Radical Biology & Medicine*, 2015).

Conclusioni

Queste ricerche scientifiche evidenziano come una dieta mirata, come quella proposta da Life 120, che limita i carboidrati, aumenta i grassi sani e favorisce l'uso di integratori, possa ridurre significativamente i fattori di rischio associati a tumori gravi come quelli al colon e al pancreas. Sebbene la dieta Life 120 non possa sostituire trattamenti medici ufficiali, essa rappresenta un supporto importante per la prevenzione del cancro.

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sabato 11 maggio 2024

Le proprietà antitumorali della bromelina: Stato dell'arte e tendenze recenti

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La bromelina, un enzima estratto dal gambo dell'ananas (Ananas comosus (L.) Merr.), è al centro di studi approfonditi per le sue molteplici proprietà benefiche per la salute umana, tra cui effetti anti-infiammatori, immunomodulatori, antiossidanti e anticancerogeni.


Di Salvatore Calleri (NatMed)

Tradizionalmente utilizzata in numerosi paesi per il suo potenziale terapeutico, la bromelina sta ora emergendo come un candidato promettente per il trattamento oncologico grazie alla sua capacità di indurre effetti citotossici, apoptotici, necrotici, autofagici, immunomodulanti e anti-infiammatori sia in cellule tumorali che in modelli animali.

Approfondimenti sull'enzima e il suo impatto nel campo oncologico

Studi recenti hanno esaminato in dettaglio gli effetti della bromelina a livello cellulare, molecolare e dei segnali, con dati raccolti da database come PubMed/MedLine, TRIP database, GeenMedical, Scopus, Web of Science e Google Scholar. Le ricerche hanno confermato le attività farmacologiche della bromelina, che includono non solo la lotta contro il cancro, ma anche proprietà anti-edemigene, anti-microbiche, anti-coagulanti, anti-artrosiche, antidolorifiche post-traumatiche, anti-diarrea e di guarigione delle ferite. Nonostante ciò, gli studi clinici sulla bromelina sono ancora limitati, e sono necessarie ulteriori ricerche per convalidare il valore scientifico di questo enzima nelle malattie oncologiche umane.

Cancro: un problema globale e la ricerca di nuove cure

Il cancro rappresenta una sfida globale che incide negativamente sui pazienti, le loro famiglie e l'intera società. Le cellule tumorali possono colpire qualsiasi parte del corpo e si caratterizzano per la proliferazione causata dalla perdita di controllo della divisione cellulare, dalla ridotta capacità di riparare le mutazioni del DNA cellulare, dalla capacità di evitare la morte cellulare programmata (apoptosi), di formare nuovi vasi sanguigni (angiogenesi), di invadere altri tessuti e sviluppare metastasi, e dalla capacità di nascondersi all'azione del sistema immunitario.

Trattamenti oncologici e il potenziale della bromelina

I trattamenti oncologici tradizionali come la chemioterapia mirano alla remissione o alla cura della malattia, estendendo la durata e migliorando la qualità della vita del paziente. Tuttavia, la chemioterapia può anche colpire le cellule sane che si moltiplicano rapidamente, causando reazioni avverse. In questo contesto, la bromelina si presenta come un trattamento naturale con potenziali risultati paragonabili a quelli della chemioterapia e della radioterapia, ma con una tossicità molto inferiore.

Conclusione e prospettive future

La bromelina ha dimostrato di possedere interessanti applicazioni farmacologiche e potenziali applicazioni mediche sin dalla sua scoperta. L'enzima è stato utilizzato per il trattamento di diverse condizioni di salute, dal trattamento dell'osteoartrite e delle ferite croniche alla gestione del dolore post-traumatico e dei processi infiammatori. La ricerca futura dovrebbe continuare a esplorare questi usi, in particolare l'efficacia antitumorale della bromelina, per fornire nuove opzioni terapeutiche ai pazienti oncologici. Le prospettive sono promettenti, ma la strada verso l'applicazione clinica generalizzata richiederà ancora approfondimenti e validazioni attraverso studi clinici mirati.




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